L'integrazione
Corpo, Mente, Spirito

Nel percorso di crescita personale ho imparato che ognuno di noi dovrebbe essere espressione e, soprattutto, integrazione di tre livelli: Corpo, Mente e Spirito.
Quando uno solo dei nostri livelli non è in equilibrio con gli altri, può sorgere un disturbo, fisico o emozionale.
Gli esercizi, le pratiche, la musica proposti durante gli incontri permettono di sentire il corpo e, partendo dal corpo, cerco di provare a integrare o re-integrare tutti e tre i livelli tra loro.
Se la persona non vuole lavorare sull'integrazione ha comunque la possibilità di ottenere, con le pratiche, una sensazione di rilassamento e calma.
Le pratiche corporee proposte durante gli incontri “Il Corpo in Ascolto” sono rielaborazioni di esercizi e pratiche proposte durante le "Classi di Bioenergetica" perché ritengo la tecnica elaborata da Lowen, sia quella che maggiormente riesce a far entrare in contatto con il corpo.
Sottolineo rielaborazioni in quanto non voglio invadere un campo non di mia pertinenza.
Un altro componente degli incontri è la musica, che diventa il sottofondo per gli esercizi o le pratiche: aiuta a percepire maggiormente ciò che accade a livello corporeo;aiuta e favorisce il rilassamento; può aiutarci, se siamo disposti, nel "processo di integrazione" dei nostri livelli.

La rielaborazione delle pratiche
Come ho sottolineato in precedenza, l'esperienza maturata in anni di "convivenza" con la Bioenergetica, mi ha permesso di rielaborare alcuni esercizi, alcune pratiche per poter lavorare in maniera diversa rispetto alla "tecnica madre" ma per ottenere, comunque, il contatto con il corpo.
Le differenze con la Bioenergetica
NON sono un "Conduttore di classi di bioenergetica" pertanto gli esercizi e le pratiche proposte hanno, di base, un movimento energetico ed emozionale differente:


"Generalmente proviamo piacere per quegli stimoli che sono in armonia con i ritmi ed i toni del nostro corpo. La musica da ballo è piacevole se desideriamo ballare, ma ci disturba se stiamo
pensando a qualcosa. Ogni attività motoria compiuta ritmicamente è piacevole; se, invece, l’attività fosse compiuta meccanicamente, senza senso del ritmo, risulterebbe spiacevole. È brutto trovarsi fuori ritmo rispetto alla musica così come è sgradevole constatare che la musica non è in armonia con il proprio ritmo interiore. La musica accentuando la nostra attenzione sulle battute del ritmo, fa aumentare il piacere di muoversi. Sarebbe corretto dire che la musica
rievoca i ritmi che si trovano dentro di noi; tutte le attività corporee sono congenitamente ritmiche”.
Alexander Lowen afferma nel suo libro “Il Piacere”:
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